Storie di fotografia

Galleria

La mostra prende le mosse dalla Fototeca dell’Archivio di Stato, una collezione di oltre un migliaio di fotografie a soggetto ticinese strutturatasi nel corso dei decenni a partire dagli anni Quaranta del Novecento. Il suo valore storico ha fatto sì che, nel 2017-2018, il corpus sia stato oggetto di un progetto di conservazione e catalogazione sostenuto da Memoriav, l’associazione per la tutela del patrimonio audiovisivo svizzero.

L’esposizione, nel suo sottotitolo, rende esplicitamente omaggio a Il Ticino e i suoi fotografi, la mostra curata dalla Fondazione svizzera per la fotografia tenutasi a Lugano tra il 1987 ed il 1988, che ha rappresentato un momento cruciale nella presa di coscienza del valore storico della fotografia ticinese. Di fatto, Il Ticino e i suoi fotografi ha contribuito a dare il là ad una moltitudine di operazioni che, benché slegate tra loro e tra loro diverse per tempi, risorse e ampiezza, hanno consentito di mettere in luce figure e documenti della storia della fotografia nel Ticino.

Proprio in questa linea si situa la presente mostra che, attraverso una selezione di circa centocinquanta fotografie originali accostate a una scelta di documenti e oggetti significativi, si prefigge di mettere in evidenza la ricchezza, la varietà dei contenuti e il potenziale informativo della Fototeca dell’Archivio di Stato. Parallelamente, essa si propone di raccontare delle storie, quelle che ciascuno di noi può leggere o immaginare in un ritratto o in un panorama, quelle che ci raccontano alcuni accostamenti o raggruppamenti, o ancora quelle che si sovrappongono con la storia scritta del nostro Cantone o che nascendo dal timbro di un fotografo ci portano a considerare il mondo della fotografia ticinese più in generale.

La selezione delle fotografie in mostra si è sviluppata attorno a due concetti intesi nel loro senso più ampio e articolato: i Ticinesi e il Ticino. Per quanto concerne i Ticinesi, la scelta è stata dettata dalla volontà di suscitare una riflessione sulla presentazione e sull’autorappresentazione dei nostri avi, e al tempo stesso, su quegli elementi che, ripresi e diffusi dalla fotografia, hanno contribuito a modellare l’identità del Ticinese. Non dissimilmente, volendo illustrare il nostro Cantone, si è fatto ricorso a quei soggetti che incarnano la transizione del Ticino verso la modernità, come i cantieri per la realizzazione di opere di interesse pubblico, che la fotografia era chiamata a immortalare e celebrare. Nel contempo, il nostro Cantone è anche un luogo sospeso tra realtà e immaginario, tra un Cantone che vive e che si trasforma ed un Cantone ad uso e consumo del turista. Le rappresentazioni visive di questo fenomeno, dirette e indirette, sono multiformi e si prestano a innumerevoli interpretazioni.

Infine, l’esposizione comprende un elenco aggiornato dei fotografi che hanno operato in modo professionale nel Ticino tra il 1850 ed il 1930.

Storie di fotografia è dunque sì un’esposizione votata alla valorizzazione della collezione fotografica dell’Archivio di Stato, ma al tempo stesso l’occasione per aggiungere alcuni tasselli alle conoscenze che abbiamo della storia, o delle storie, della fotografia ticinese.

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Dove
Pubblico
Per tutti
Apertura
Marzo: tutti giorni dalle 10.30 alle 16.00
Dal 1 aprile: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
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Sito web
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