Parigi

Monologo teatrale di e con Jacopo Veneziani

Data

11.10.2024

Ora

20:45 - 22:30

Luogo

Piazza del Sole
Piazza del Sole, Bellinzona, Svizzera
  • MAGGIORI INFORMAZIONI:

    Prima e dopo l’evento il pubblico avrà la possibilità di sorseggiare un calice di vino locale accompagnato da qualche stuzzichino presso il Bistrot di Sconfinare Festival.

    Apertura delle porte alle ore 20:00.
    Posti non numerati.

  • SITO:

    www.sconfinarefestival.ch

  • COSTO:

    Biglietti acquistabili sul posto, prenotabili su www.sconfinarefestival.ch/biglietti
    Intero: CHF 25
    AVS / AI: CHF 20
    Studenti: CHF 15

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Sconfinare Festival
dal 10 al 13 ottobre 2024
Piazza del Sole, Bellinzona

PARIGI
Monologo teatrale di e con Jacopo Veneziani

Quale alchimia ha fatto sì che, ad un certo punto della storia, Parigi diventasse una calamita per intellettuali, scrittori, musicisti e artisti venuti da ogni parte del mondo? Che cosa le ha permesso di trasformarsi nell’epicentro dell’arte mondiale, in una fitta trama di incontri e passaggi di testimone, profonde rivalità e collaborazioni fortuite? In sintesi, che cosa l’ha resa, come scriveva Gertrude Stein, il luogo «dove bisognava essere per essere liberi»?

Insieme Jacopo Veneziani, giovane storico dell’arte e divulgatore, faremo un viaggio indietro nel tempo per immergerci nell’epoca delle avanguardie e degli atelier sgangherati di Montmartre, che hanno visto nascere i colori infuocati di Matisse, le forme scomposte di Picasso e le figure allungate di Modigliani. Durante la Prima Guerra Mondiale, osserveremo il proliferare dell’arte nei locali clandestini, aperti tutta la notte nonostante il coprifuoco. Riemergeremo a pace fatta e assisteremo a una cena memorabile presso l’Hotel Majestic, dove – per la prima e unica volta – si riunirono intorno allo stesso tavolo Igor Stravinsky, Pablo Picasso, Serge Diaghilev, James Joyce e Marcel Proust. Nel 1940, nella Parigi libera e spregiudicata, rifugio per chi fuggiva dalla Germania di Hitler, finiremo in un incubo: l’occupazione nazista. Ci intrufoleremo negli atelier degli artisti che scelsero di restare, sbirceremo nei musei, impegnati a documentare i furti di opere compiuti dai tedeschi, e ci siederemo al Café de Flore, dove Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir davano vita a quell’esistenzialismo di cui Alberto Giacometti catturò l’essenza nelle sue figure gracili e allungate.

Jacopo Veneziani
Storico dell’arte e divulgatore, ha vissuto otto anni a Parigi, dove ha ottenuto un dottorato in storia dell’arte all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Nel 2020 ha pubblicato  #Divulgo. Le storie della storia dell’arte, nel 2021 Simmetrie. Osservare l’arte di ieri con lo sguardo di oggi e nel 2023 La Grande Parigi. 1900-1920: il periodo d’oro dell’arte moderna. Ha curato per tre anni una rubrica settimanale dedicata alla storia dell’arte all’interno del programma «Le parole della settimana» (Rai3) ed è ora ospite fisso del programma «In altre parole» (La 7) condotto da Massimo Gramellini.  Insegna “Comunicare l’arte” all’università IULM di Milano ed è presidente della Galleria Ricci Oddi (Piacenza).

Testo: Jacopo Veneziani e Nicoletta Lazzari

Scenografie e live painting: Gabriele Pino

Musiche: Antonio Rimedio

Regia: Pietro Grandi

Produzione: Corvino Produzioni in accordo con The Italian Literary Agency

Organizzatore

Sconfinare Festival
Telefono
Città di Bellinzona
Email
sconfinarefestival@bellinzona.ch
PubblicoPer tutti

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