In occasione della mostra “Dentro i palazzi” in corso alla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate e dedicata alla quadreria della famiglia Riva, verrà presentato lo studio di Pietro Montorfani sul patrimonio librario del casato luganese. Volumi spesso raffigurati nelle ambientazioni dei ritratti di famiglia, quale simbolo di una “cultura libraria intesa anche come codice di rappresentazione, emblema di uno status sociale e professionale”.
Una biblioteca familiare cresciuta sull’arco di diverse generazioni e che annoverava soprattutto libri di diritto e di letteratura, seguiti da altri di ambito teologico-pedagogico: i principali campi di interesse che hanno segnato la vita dei numerosi membri della famiglia Riva.
Volumi di grandi e piccole dimensioni, dalle svariate rilegature, a volte con titolo ben leggibile sul dorso, popolano i dipinti della quadreria Riva, in modo forse soltanto apparentemente casuale.
Al punto da volersi quasi idealmente aggirare tra gli scaffali dei Riva, per capire, come scrive l’autore nel catalogo della mostra “che cosa leggessero e a quali fini abbiano utilizzato un patrimonio librario che, sparso tra le numerose residenze di famiglia, sul finire del Settecento doveva essere piuttosto ricco”. La serata in Biblioteca cercherà di appagare questa curiosità, gettando grazie ai suoi ospiti uno sguardo approfondito e sfogliando insieme alcune pagine di questa notevole storia familiare, che ha segnato la cultura del Ticino tra il Settecento e l’Ottocento.
Interverranno: Pietro Montorfani, responsabile dell’Ufficio Patrimonio della Città di Lugano; Roy Garré, giudice del Tribunale federale penale di Bellinzona e studioso di storia del diritto. Introdurrà la serata Stefano Vassere, direttore della Biblioteca cantonale di Bellinzona.
Posti limitati fino a 20 persone, nel rispetto delle distanze prescritte dalle autorità. Mascherina obbligatoria.
