Lorenzo Pinna
Il confine fra intelligenza artificiale ‘debole’ e ‘forte’
17 ottobre | 15:00
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Non passa giorno senza che i media celebrino qualche impresa straordinaria compiuta dai sistemi di intelligenza artificiale, nella quale l’uomo fa la solita ‘figuraccia’ e viene superato nella capacità di riconoscere immagini, interpretare testi, capire il parlato continuo, vincere a scacchi, fare diagnosi mediche o, ancora, scoprire nuovi pianeti extrasolari. Altre autorevoli voci, dall’astrofisico Stephen Hawking a imprenditori come Bill Gates e Elon Musk, lanciano invece allarmi sul pericolo dato da macchine divenute più intelligenti dell’uomo, trovando l’appoggio di filosofi come Nick Bostrom, che delinea scenari catastrofici per un’umanità alle prese con macchine ormai super-intelligenti. È difficile dire dove si trovi il confine fra macchine con un’intelligenza ‘debole’, e cioè al nostro servizio, ed un’intelligenza ‘forte’, super-intelligenti ed autonome, capaci di dominarci. Una cosa è certa: l’intelligenza artificiale (quella ‘debole’), unita all’immensa quantità di dati che generano le nostre società, sarà uno dei grandi protagonisti del prossimo futuro.

 

Lorenzo Pinna (Firenze, 1950), giornalista e divulgatore scientifico, è co-autore di noti programmi televisivi come Quark, SuperQuark, ed è stato conduttore di numerose trasmissioni radiofoniche di carattere scientifico-divulgativo (es. Palomar, Futura, Oltre il 2000). È autore di numerosi volumi di divulgazione scientifica, fra cui Intelligenza artificiale. Nel futuro c’è ancora posto per noi?, Cento autori, Villariccia, 2018.

 

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